Dimissioni fuori tempo e dichiarazioni unilaterali, tanti dubbi. La Turris merita maggiore chiarezza per l’immediato futuro…

02.05.2024 20:38 di  Vincenzo Piergallino   vedi letture
Dimissioni fuori tempo e dichiarazioni unilaterali, tanti dubbi. La Turris merita maggiore chiarezza per l’immediato futuro…

Nemmeno il tempo di celebrare la salvezza, che sulla Torre del Greco sportiva si è abbattuto un nuovo terremoto, questa volta determinato dalle dimissioni, definite irrevocabili, da parte del presidente Colantonio. Non è la prima volta che il socio di maggioranza del club biancorosso ha annunciato il proprio disimpegno, salvo poi restare in sella e promettere l’inizio di un nuovo ciclo, come aveva fatto soltanto l’anno scorso, dopo essersi confrontato con il neo sindaco Mennella.

Un comunicato che può significare tutto e niente (visto che le dimissioni dal ruolo di presidente di una SRL non esonerano la persona dalle responsabilità finanziarie che ha assunto durante il suo mandato), privo di alcuni punti chiave, preceduto da dichiarazioni unilaterali che Colantonio aveva concesso ad alcuni organi d’informazione negli ultimi giorni. Ma un argomento tanto delicato avrebbe meritato una conferenza stampa immediata, non appena la Turris avesse ottenuto la certezza di restare in serie C. Infatti, sono ancora tanti gli aspetti da chiarire, soprattutto per capire lo stato di salute attuale del club biancorosso ed evitare un Guardascione bis. Difatti, proprio quella “cessione-truffa”, imbandita tutto d’un tratto a fine gennaio, ha acceso i fari sul modus operandi di una società che, se da una parte ha sempre raggiunto i risultati sportivi prefissati, dall’altra non si è dimostrata quel modello gestionale virtuoso che tanto andava professando, tale da portare lo stesso Colantonio in più occasioni a manifestare la voglia di lottare finanche per categorie superiori alla serie B, salvo essere frenato dalla mancanza di strutture (peccato, però, che la Turris sembri avere delle pendenze in atto anche con il Comune per la gestione del Liguori).

Fatto, dunque, un distinguo importante tra quello che è stato fatto dentro e fuori il rettangolo di gioco dall’attuale proprietà, risultano ancora tanti i punti oscuri che il presidente Colantonio dovrebbe chiarire alla piazza, prima di svincolarsi legittimamente da un impegno che probabilmente non vuole più sostenere, attraverso un confronto aperto e documentato con gli organi d’informazione, garantendo il sacrosanto diritto di replica. Nello specifico, andrebbe fatta luce su almeno tre questioni vitali: 

1. Colantonio ha sempre asserito che la Turris ha accumulato un milione e mezzo d’euro circa, di cui gran parte con l’erario, garantendo allo stesso tempo che questa cosa non è pregiudizievole per l’iscrizione del prossimo campionato, anticipata quest’anno al 4 giugno. In base a cosa può esserne talmente certo, visto che la Covisoc richiede di essere in regola non solo con gli obblighi finanziari di natura retributiva ma anche di tipo fiscale?

2. Perché è stata chiesta una proroga di 60 giorni per la ristrutturazione del debito, spostata all’11 giugno, data post iscrizione, se l’obiettivo iniziale di questa mossa, a detta dello stesso Colantonio, era anche quella di favorire eventuali acquirenti, fornendo loro, in questo modo, una situazione cristallizzata della massa debitoria del club? Al contrario, ora, questa procedura aperta ma non risolta con il Tribunale non potrebbe scoraggiare eventuali interessati, considerando anche i rischi enormi che potrebbero sorgere in caso di parere negativo dello stesso (i più gravi vanno dall’ordine di liquidazione della SRL fino al fallimento…)?

3. Che n’è stato dell’affaire con Guardascione, visto che Colantonio aveva promesso che ne avrebbe parlato a stagione conclusa, una volta raggiunto il traguardo, trattandosi di un argomento che, per tempi e modalità con i quali si è sviluppato, non può essere liquidato semplicemente dicendo di esser stato vittima di un tentativo di truffa? 

Interrogativi che non meritano di restare sospesi nell’oblio, visto che le scadenze insorgono e la Turris merita di dare un senso all’impresa ottenuta sul campo con una storica salvezza, indipendentemente da chi ne sarà al timone…