Turris, è ancora crisi: è già finita?

18.12.2016 19:00 di  Vincenzo Piergallino   vedi letture
Turris, è ancora crisi: è già finita?
© foto di salvatore varo

Cala sempre più il buio sulla Turris. I corallini rimediano al Liguori la terza sconfitta consecutiva (settima stagionale) contro la Sicula Leonzio, certificando una crisi senza fine e senza nemmeno possibilità di risoluzione all'orizzonte. Un risultato che aumenta al rabbia dei tifosi, come dimostrano i forti cori di contestazione intonati dai tifosi a fine gara, ma che soprattutto alimenta la rassegnazione regnante nell'ambiente corallino, con la triste sensazione di un'altra stagione da archiviare già a dicembre. La vetta è ormai lontanissima e parlare di lotta promozione a questo punto sembra anche ingeneroso. Ci sarebbero i playoff, visto che la società ha confermato di essere disposta anche a sfruttare la strada di un eventuale ripescaggio pur di tornare in C. Ma la piazza, giustamente, non sembra avere più la forza né la voglia di credere in un qualcosa che potrebbe trasformarsi per ovvie ragioni in un'altra delusione. Il girone d'andata dei corallini si chiuderà giovedì con il recupero interno con il Gela, ma a questo punto ci si chiede quale contributo possano dare i nuovi acquisti tanto attesi, dato che ormai la situazione in ottica primato sembra già del tutto compromessa. Esulando dal contesto specifico della gara odierna, nel complesso avrà pagato la scelta di acquistare giocatori sulla carta di categoria superiore ma bisognosi di tempo per essere arruolabili, quando forse c'era bisognoso di qualche tassello anche meno roboante ma già decisivo nell'immediato?

LE FORMAZIONI - Tra squalifiche (Maraucci), infortuni (Varriale) e acquisti non pronti (Tedesco arrivato solo ieri, Danti squalificato e Gallozzi già infortunato), è una Turris fortemente rimaneggiata quella che scende in campo contro la Sicula Leonzio. Baratto conferma il 4-4-2 ed in difesa schiera Salvatore al fianco di Di Girolamo, unico centrale senior rimasto disponibile. In attacco il neo arrivato Improta agisce in coppia con Tarallo, di nuovo titolare dopo il lungo stop. La Sicula, anch'essa abbastanza rivoluzionata dal mercato, risponde con il 4-3-3: in avanti Rabbeni e Gallon agiscono ai lati di bomber Ricciardo.

LA PARTITA - Dopo un inizio a favore degli ospiti, la Turris prende le misure e decide di giocarsela sull'agonismo e la fisicità, scavalcando puntualmente il centrocampo con le palle lunghe per le spizzate di Tarallo. E' l'unica soluzione possibile, perché i corallini in mezzo al campo soffrono l'inferiorità numerica e fanno fatica a costruire manovre palle al piede. Una strategia limitata ma che tutto sommato funziona, dato che Tarallo riesce a tenere la squadra alta con varie sponde e le palle alte non permettono agli ospiti di sfruttare i propri brevilinei con gli scambi nello stretto. I corallini aumentano la pressione e nella prima frazione collezionano due ghiotte palle gol: prima con la doppia traversa di Tarallo e Morella, poi con la clamorosa chance sprecata da De Rosa ad un passo dalla porta.

L'ESPULSIONE ROCAMBOLESCA - L'errore di De Rosa è di quelli che si pagano a caro prezzo, ma nell'intervallo succede qualcosa di incredibile, con Danucci che viene espulso nel sottopassaggio. Una mazzata inaspettata e che complica ulteriormente i piani. Due episodi, gol divorato ed espulsione, che fotografano la stagione della Turris, frutto di sfortuna, limiti tecnici e caratteriali. Con l'uomo in meno i corallini cercano comunque di non abbassare il baricentro, ma Gallon sfrutta un'indecisione di Gallo e sigla il gol del vantaggio. A quel punto i corallini si fiondano in avanti con la forza della disperazione, senza però creare reali pericoli verso la porta avversaria. Nel corso dei minuti Baratto si gioca anche le carte Tedesco e Lombardi ma senza esito. In pieno recupero Lia chiude i giochi e confeziona l'ennesima domenica di amarezza per i tifosi corallini.