Longobardi richiama la Turris: “Ero diventato il capro espiatorio, ma sono abituato a rispondere sul campo. Se mi danno una chance…”

24.10.2017 19:00 di  Vincenzo Piergallino   vedi letture
Longobardi richiama la Turris: “Ero diventato il capro espiatorio, ma sono abituato a rispondere sul campo. Se mi danno una chance…”
© foto di pasquale d'orsi

Un rapporto congelato fino a data da destinarsi quello tra Giovanni Longobardi e la Turris, sul quale però il giocatore sembra non aver messo definitivamente la parola fine, confidando al nostro portale i motivi di questa pausa di riflessione ma allo stesso tempo anche la voglia di riprovarci con la casacca corallina: “La situazione attuale è frutto di una scelta condivisa con la società, la quale dopo la gara con la Sarnese mi ha detto che non meritavo tutte queste responsabilità, dato che tutti puntavano il dito contro di me, proponendomi di fermarci una settimana o al massimo 10 giorni circa per far calmare le acque. Dato che mi ritengo un uomo, ho accettato qualsiasi discorso, anche quello di farmi da parte se qualcuno ritiene che il problema della Turris sono io”.

L’ORGOGLIO – Longobardi difende il suo operato dalle critiche di questo inizio stagione: “Sembrava che ero diventato il capro espiatorio. Le critiche ci stanno e a qualsiasi giocatore può capitare un’annata storta, ma se già prima di entrare in campo venivo bersagliato, come avvenuto nell’ultima gara, significa allora che qualcuno era prevenuto nei miei confronti. Quasi come se il 3-3 fosse colpa mia. Mi sono sempre preso le responsabilità, ma credo che è ingiusto accanirsi solo con me. Seppur vero che non ho fatto gol, credo comunque di aver fatto bene almeno in tre delle cinque gare che ho giocato”. L’ex Cynthia aggiunge: “Purtroppo nel calcio non c’è riconoscenza. Qualcuno dimentica che anni fa ho salvato la Turris con 16 reti nel girone di ritorno. Mi aspettavo almeno che mi fosse dato del tempo per risollevarmi, che mi avessero sostenuto e non fischiato nel momento di difficoltà”.

L’APERTURA – Nonostante tutto, Longobardi si dice pronto a riprovarci: “In carriera posso dire di aver giocato in varie piazze importanti e alle critiche ho risposto sempre sul campo. Se mi fosse data la possibilità, vorrei farlo anche a Torre del Greco. Mi ritengo un professionista e vorrei dare un contributo alla causa, almeno fino a dicembre. Poi nel calcio tutto è in evoluzione. Basta un gol e può cambiare un’intera stagione, sia per me che per la Turris. A decidere sarà la società, con la quale dovrei avere un incontro in questi giorni. Resto aperto a qualsiasi soluzione e ad accettare qualsiasi scenario”.