Tris d’autorità e messaggio al girone: questa Turris vuole vincere! Ma deve tornare a casa sua…

02.09.2019 12:16 di  Vincenzo Piergallino   vedi letture
Tris d’autorità e messaggio al girone: questa Turris vuole vincere! Ma deve tornare a casa sua…

Premesso che la prima giornata di campionato impone necessariamente equilibrio nei giudizi, sia positivamente che negativamente, non si può però non constatare come il tris della Turris ad Artena, nei tempi e nei modi in cui è pervenuto, rappresenti un segnale importante al girone G.

Una prova di autorità che ha ribadito le intenzioni della compagine di Fabiano, in gran parte riconfermata dalla scorsa stagione: quest’anno la Turris vuole vincere e per farlo non guarderà in faccia nessuno, vogliosa di vendicare l’ingiustizia e la sfortuna patite l’anno scorso con la presenza del Bari nel proprio girone, che ha spezzato qualsiasi sogno di gloria.

Un 3-0 maturato in 15 minuti nella seconda parte della prima frazione, segno di una Turris matura, cattiva al punto giusto, che ha aperto la partita e subito dopo l’ha chiusa, annichilendo anche la possibile reazione della Vis Artena, che non era affatto una squadra materasso, visti i giocatori di categoria presenti comunque in rosa.

La continuità tecnica ha subito dato i suoi frutti e dall’inizio si è vista una Turris giocare a memoria, con i classici cambi di fronte partiti dai centrali difensivi per innescare le ali offensive, un marchio di fabbrica dello scorso anno. Un’intelaiatura già collaudata che ha agevolato l’inserimento anche dei nuovi: Da Dalt sembra dare quel pizzico di fisicità e di "garra" che mancava alla Turris lo scorso anno, soprattutto in trasferta; Alma subito si è reso protagonista con un assist e un rigore procurato; Forte deve ancora crescere di condizione, ma già ha fatto intravedere caratteristiche che daranno alla Turris una vocazione spiccatamente offensiva, agendo praticamente a ridosso degli attaccanti. Senza dimenticare che poche squadre, o forse nessuna nel girone G, possono permettersi l’ingresso dalla panchina di gente del calibro di Celiento, Franco, Varchetta ecc..

Conferme importanti dal pacchetto arretrato biancorosso, che ieri non ha concesso praticamente nulla, permettendo di mantenere sempre il baricentro abbastanza alto.

Insomma, la partenza col verso giusto dà sicuramente fiducia ed autostima tanto alla squadra come all’ambiente, ma ora non bisogna fermarsi. Serve un filotto per tramortire le speranze della concorrenza sin dalle prime battute di questo campionato e questa Turris è nelle condizioni di farlo. La nota positiva è costituita anche dal fatto che questa squadra, nonostante la prova di netta superiorità mostrata ieri, può e deve crescere ancora tanto, sia sotto forma di filtro in mezzo al campo sia per quanto concerne il cinismo sotto porta.

Ma sarebbe un peccato mortale provarci senza poter contare sulla spinta del Liguori. La gara di ieri ha anche dimostrato che in questo girone, dall’impatto ambientale molto soft, una tifoseria come quella corallina riesce a fare la differenza, portando dei punti in più nel computo totale di un campionato. Ancora non sono del tutto chiare e convincenti le motivazioni che fin qui stanno privando la Turris del suo stadio, con il rischio di danni seri anche al manto erboso in sintetico appena installato. Serve un atto di responsabilità da parte di chi amministra la città di Torre del Greco, un senso di rispetto verso i propri concittadini e verso un potente strumento di aggregazione come lo è il calcio.

Può essere l’anno giusto, ma ora la Turris deve tornare quanto prima a casa!