Scarlato: "Squadra emotivamente fragile, ma il clima non aiuta. Contestati giá sull'1-0..."

24.01.2017 06:09 di  Vincenzo Piergallino   vedi letture
Scarlato: "Squadra emotivamente fragile, ma il clima non aiuta. Contestati giá sull'1-0..."

Dopo alcune settimane di silenzio torna a parlare Corrado Scarlato, commentando il pari casalingo della Turris contro la Frattese: “Sinceramente non mi è dispiaciuta la prestazione –esordisce Scarlato -. Ho visto una squadra che ha dato tutto pur di ritrovare la vittoria, ma allo stesso tempo ho notato anche una certa fragilitá emotiva, nel senso che alla prima difficoltá subentrava la frenesia e la paura. Magari se quelle due azioni rocambolesche, salvate sulla linea, si fossero tramutate in gol, ora parleremmo di tutt’altra gara. Probabilmente, proprio perchè i giocatori volevano dimostrare il loro valore, hanno spinto al massimo all’inizio, arrivando in debito d’ossigeno nella parte finale del match. Fin quando Maraucci è rimasto in campo ho visto una difesa solida, che ha tenuto a bada un attaccante di grande spessore come Longo. Anche Omar ha sfornato un’ottima prestazione, mentre Improta ha lottato su ogni pallone...”.

IL RAMMARICO – Partendo proprio dalla reazione di Improta sul cambio, l’ex patron della Scafatese fa un’ampia riflessione su questa fase della stagione: L’atteggiamento è sicuramente da condannare, ma va capito anche il momento di difficoltá e di frustazione di una squadra che cerca a tutti i costi una vittoria che manca da troppo tempo. Purtroppo il clima di contestazione perenne che si è creato non aiuta e credo che a questo punto andrá avanti così fino al termine della stagione. Sono tornato al campo dopo un mese e mezzo, ma se avessi saputo che ad attendermi erano le offese, certamente avrei fatto altro. Quello che però mi ha lasciato abbastanza perplesso, è che giá alla fine del primo tempo, quando eravamo in vantaggio, ci sono state alcune persone che mi hanno invitato calorosamente ad andare via. Posso capire quando si perde, ma se si agisce così anche quando si vince, non so se devo pensare allora ad una premeditazione".

IL FUTURO E' LONTANO - "Non è giustificato questo accanimento - dichiara Scarlato - sia al campo che sui social. Solo chi non agisce non sbaglia. Le cose non sono andate come volevamo, ma non per questo deve esserci questo massacro continuo. Ancora oggi i nostri avversari ci invidiano i nostri tesserati. Abbiamo preso fior di giocatori e se quelli che sono andati via a dicembre ora stanno rendendo da altre parti, significa che i problemi erano anche altri”. Scarlato aggiunge: Io posso anche farmi da parte, non ci sono problemi. Sono venuto a Torre su invito di Giugliano ed ho dato un contributo alla causa senza chiedere nulla in cambio, spinto soltanto dalla mia immensa passione per calcio”.

IL PATTO – Sull’incontro della scorsa settimana tra i vertici del club: “Ci siamo chiariti su alcune questioni e abbiamo ribadito di voler onorare gli impegni fino alla fine, perchè siamo persone serie. Il futuro? In questo momento è utopia parlarne. Pensiamo a mantenere la categoria e a chiudere dignitosamente la stagione, poi al momento opportuno si vedrá se ci sono margini e voglia per poter riprogrammare”.

FIDUCIA AL TECNICO – Scarlato tende poi la mano a Baratto, fortemente contestato al fischio finale: Cambiare di nuovo sarebbe soltanto dannoso a mio avviso. Poi anche in questo caso non capisco... Ad inizio stagione tutti chiedevano il suo esonero poi, quando è stato richiamato, dopo le 3 vittorie consecutive siamo stati definiti incapaci perchè non avremmo mai dovuto sollevarlo dall’incarico. Ora, quelle stesse persone che lo hanno rivoluto a gran voce criticano il suo operato. Insomma mi sembra che, qualsiasi cosa facciamo, si sbagli a prescindere...”.