L'INTERVENTO - Primicile si congeda, ma non chiude definitivamente le porte alla Turris: "Si chiude un ciclo, ora può aprirsene un altro. Con o senza Colantonio..."

25.04.2023 12:17 di  Vincenzo Piergallino   vedi letture
L'INTERVENTO - Primicile si congeda, ma non chiude definitivamente le porte alla Turris: "Si chiude un ciclo, ora può aprirsene un altro. Con o senza Colantonio..."

Un congedo che allo stesso tempo non chiude definitivamente le porte alla Turris. Lo si può definire così l’intervento di Rosario Primicile nella conferenza stampa di fine campionato. 

Una conferenza stampa da lui fortemente voluta, durante la quale ha fatto un bilancio di questi sei anni ininterrotti di Turris, durante la quale non ha nascosto la carica motiva nel descrivere quella che anche lui, al pari del presidente Colantonio, ha definito la fine di un ciclo: “Voglio ringraziare tutti coloro che mi hanno accompagnato in percorso. Non è una conferenza di addio alla Turris, ma che sancisce la fine di un ulteriore ciclo triennale che abbiamo realizzato in serie C con il presidente Colantonio, così come triennale era stato anche il ciclo ai tempi della serie D. Poi se Colantonio continuerà o meno in futuro al timone della Turris, non sappiamo se sarà con il sottoscritto o meno. Se il presidente deciderà di aprirne un nuovo con il sottoscritto, o eventualmente una nuova proprietà subentrante, ascolterò qualsiasi discorso”. 

Il “braccio destro” di Colantonio ha aggiunto: "Tutti conoscono il rapporto che mi lega al presidente, che va al di là del calcio. Prima di Natale dei problemi personali mi avevano un po’ allontanato dalla Turris. Ma una volta risolti, il presidente mi ha di nuovo coinvolto a 360 gradi e mi ha chiesto di aiutarlo a salvare la squadra. Per me era dunque un obbligo centrare l’obiettivo, anche per non lasciare in sospeso il grande lavoro svolto fino a quel momento. Raggiunto il traguardo, ora è lecito fermarsi un momento e che ognuno faccia le proprie dovute riflessioni sul futuro”. 

Inevitabile toccare anche l’argomento ambientale, visto che la piazza non è stata mai tenera nei confronti del direttore generale corallino, che magari ha anche pagato il forte legame con il presidente:La contestazione mi ha dato forza. Io ed il mio staff, al di là di tutto, penso che abbiamo fatto qualcosa d’importante. Anche questa stagione per me è stata in crescendo, dato che abbiamo superato le varie difficoltà trovate lungo il cammino. Non si vince solo con i curriculum. C’è bisogno che tutte le parti in causa remino dalla stessa parte. Di momenti belli in questi sei anni ce ne sono stati tantissimi, così come di errori ma tutti perdonabili, perché mi hanno dato la possibilità di crescere. Colantonio per Torre del Greco ha fatto tantissimo. Ricevere la gestione del Liguori e rivalutarlo, facendolo diventare un monumento per la città è stata, la più bella esperienza per me durante la gestione Colantonio”.

Sul tema ricorsi, Primicile ha le idee chiare:La Turris è salva, i ricorsi non mi preoccupano. Ci sono stati degli illeciti amministrativi e non possono essere trascurati, perché altrimenti nessuno rispetterebbe più le regole”. 

Lo stesso Primicile ha chiuso la conferenza stampa, leggendo una lettera da lui realizzata, rivolta a società e tifosi.

Ecco gli stralci più importanti: Sei anni fa iniziava l’avventura con la squadra della mia città. Ricordo ancora quando, in extremis, con l’aiuto di Colantonio, prendemmo una società destinata al baratro e senza un briciolo di progettualità. Ci siamo gettati a capofitto in questa esperienza, perché quando mamma Turris chiama è doveroso rispondere presente. D’altronde, prendere una società a scatola chiusa e a sole 24 ore dal termine ultimo per l’iscrizione del campionato, può farlo solo chi ha veramente a cuore questi colori. Dai playout con l’Aversa è stato un continuo crescendo, non privo di ostacoli. Anzi, mi viene da dire che siamo stati allenati da subito a superare grandi difficoltà per dare felicità alla nostra gente. Mi riferisco alle problematiche iniziali nel reperire una struttura che ci potesse ospitare o alla chiusura dello stadio prima di uno scontro playoff… 

Nonostante tutto, il secondo anno di serie D siamo arrivati dietro solo al Bari della famiglia De Laurentiis, unica squadra pugliese nella storia dei Dilettanti ad aver partecipato nel girone I della serie D. Tra l'altro, battuto al Liguori in una giornata il cui ricordo mi provoca ancora brividi. In quell’annata il nostro cammino fu da record… 

L’anno successivo è arrivata una promozione che, causa Covid, non abbiamo potuto festeggiare come avremmo voluto. In quel campionato siamo riusciti ad essere per lungo tempo, insieme al Liverpool, l’unica squadra imbattuta in Europa. Da neopromossa in terza serie, ci siamo fatti rispettare su campi che fino a qualche anno prima vedevamo solo in televisione, come il Barbera di Palermo, espugnato nel finale. 

Lo scorso anno, invece, per la prima volta nella nostra storia abbiamo centrato i playoff in terza serie, dando lustro alla città con un calcio spumeggiante, valorizzando calciatori giovani e di qualità, ottenendo anche i complimenti dell’ex numero uno della Lega Pro Francesco Ghirelli. 

Arriviamo, infine, a questa stagione travagliata, nella quale indubbiamente potevamo fare di più. Anche io ho commesso degli errori, come detto più volte. In una stagione così sofferta ci sono stati comunque piccoli raggi di sole, come la vittoria in casa della Juve Stabia, che mancava da ben 24 anni. Oppure il successo al Partenio di Avellino, il primo nella storia del club… 

In questi 2190 giorni abbiamo dato una struttura societaria, puntando anche sul settore giovanile. Abbiamo stretto rapporti importanti con club di serie A e B, realizzando grandi plusvalenze, che hanno dato solidità al bilancio. I giovani sono stati sempre al centro del nostro progetto, dato che in questi tre anni siamo stati il club che ha fatto più minutaggio... 

Voglio scusarmi con coloro che pensavano che fossi presuntuoso e antipatico. So perfettamente che non si può piacere a tutti, ma grazie anche ai loro giudizi a gamba tesa ha trovato la forza di reagire. Un ruolo determinante lo ha avuto anche la mia famiglia, che mi ha supportato e sopportato quando le cose non sono andate per il verso giusto… 

Saluti e soprattutto... Forza Turris