Chiacchio scettico sulla Riforma Caiata: "La proposta esiste ma non è all'ordine del giorno, difficile una sua realizzazione. Oggi giornata cruciale per i Pro..."

07.05.2020 11:21 di  Vincenzo Piergallino   vedi letture
Chiacchio scettico sulla Riforma Caiata: "La proposta esiste ma non è all'ordine del giorno, difficile una sua realizzazione. Oggi giornata cruciale per i Pro..."
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© foto di Dario Fico/TuttoSalernitana.com

Intervenuto alla trasmissione “4 chiacchiere sulla Turris”, l’Avvocato Edoardo Chiacchio, esperto di diritto sportivo, si è espresso sulla fattibilità della ribattezzata “Riforma Caiata”, vale a dire la proposta caldeggiata dal patron del Potenza che vedrebbe la B a 40 squadre e la terza serie a 60, prelevandone 20 dall’attuale serie D, privando però la C dello status professionistico: “Oggi c’è l’Assemblea di Lega Pro, ma questa riforma, così come è stata prospettata, non è all’ordine del giorno. I temi che saranno oggetto di discussione in questa giornata cruciale per i Pro sono la sospensione dei campionati, i criteri per individuare la quarta promossa in caso di cristallizzazione delle classifiche, il blocco dei ripescaggi e delle retrocessioni. La proposta esiste ed è rivoluzionaria, perché di fatto cancellerebbe con un colpo di spugna tutta la serie C. E’ normale che Ghirelli smentisca questo tipo di soluzione, visto che significherebbe chiudere 100 anni di storia in un sol colpo. Certamente anche il Consiglio Federale potrà esaminare al momento opportuno la situazione, ma la priorità del presidente Gravina ad oggi è determinata dal prosieguo o meno del campionato di serie A, che costituisce a cascata il maggiore indotto anche per tutte le altre categorie”.

Sull’attuazione in tempi brevi di questa riforma tanto discussa nelle ultime ore: “Dopo la rivisitazione delle NOIF, è necessario un anno per attuare una riforma con modifica dei format, a meno che non ci sia un intervento straordinario dello Stato che, vista l’eccezionalità della situazione, potrebbe conferire al Consiglio Federale i poteri per attuarla da subito. Tuttavia, non credo sia un’operazione facile, anche perché non credo che le attuali 20 società di serie B accetterebbero di buon grado l’inserimento di altri 20 club nella loro categoria”.

Su un aspetto l’avvocato Chiacchio non ha dubbi: Se non vengono portati a termine i campionati, qualsiasi decisione verrà presa, comunque scatenerà dei ricorsi. Ma la Turris con la cristallizzazione delle classifiche è in serie C, questo è fuori discussione. E come vincente campionato, qualora venissero confermate le Licenze Nazionali dell’anno scorso e qualora il suo stadio non fosse ancora in regola con gli adempimenti strutturali, godrebbe della possibilità di indicare in deroga un altro impianto sul quale disputare le partite, a patto però che sia ubicato nella stessa regione”.