IL PUNTO DI VISTA - I GIRONI? PER SALVARSI MEGLIO IL SICILIANO...

21.08.2015 12:24 di  Vincenzo Piergallino   vedi letture
IL PUNTO DI VISTA - I GIRONI? PER SALVARSI MEGLIO IL SICILIANO...

Cresce sempre più l’attesa per conoscere i gironi della prossima serie D. Una composizione che solitamente avviene entro la metá del mese di agosto, ma che questa volta è slittata fino agli ultimi giorni dell’estate, a causa degli scandali del calcioscommesse e “Dirty Soccer”.
Per ora solo voci, ma ovviamente ancora non si ha nessuna certezza se la Turris finirá nel pugliese o siciliano. A tal proposito molti tifosi hanno indicato il primo raggruppamento come quello più conveniente per la compagine corallina, dato che in quello calabro-siciliano quest’anno ci saranno tante grandi piazze come Messina, Reggina, Marsala, Siracusa ecc..
Tuttavia noi la pensiamo diversamente e crediamo che, per l’obiettivo salvezza prefissato dalla societá, forse proprio il raggruppamento siciliano sarebbe piú agevole rispetto a quello pugliese. La nostra supposizione si basa sui movimenti di mercato e sull’andazzo degli ultimi anni.

GRANDE EQUILIBRIO NEL PUGLIESE - Sulla carta il pugliese sembra livellato verso il basso ma estremamente competitivo: non ci sono grandi corazzate (infatti al momento nemmeno il Taranto puó essere considerato tale) ma nemmeno squadre materasso. Molte compagini presentano organici simili e tutte in rosa vantano almeno due o tre senior importanti, anche quelle in teoria meno blasonate (dal Picerno al San Severo, passando per le due Francavilla ecc..). Ció significa grande equilibrio ma anche una lotta apertissima per il raggiungimento degli obiettivi, basta vedere anche le rose di Pomigliano e Arzanese della passata stagione che, nonostante nomi di qualitá in squadra, arrivarono a contendersi la permanenza in D all’ultimo respiro. 

DISLIVELLO NEL SICILIANO - Discorso diverso invece per il girone I, dove notiamo l’emergersi di un dislivello netto tra 6-7 compagini che lotteranno per i vertici della classifica con rose super attrezzate ed il resto del gruppo, costituito da squadre zeppe di under e dall’etá media molto bassa. Senza dimenticare che statisticamente nel siciliano c’è sempre almeno una squadra che abbandona anzitempo per problemi economici, ritirandosi o continuando la stagione con la Juniores. Pertanto riteniamo che in questo raggruppamento l’obiettivo salvezza sarebbe più agevole, fermo restando che è sempre il rettangolo di gioco ad esprimere i valori reali.

IL FATTORE ECONOMICO - Molti, giustamente, preferiscono il pugliese anche per evitare le costose trasferte in Calabria e Sicilia. Un’idea condivisibile ma fino ad un certo punto, se pensiamo che, sulla base di quanto detto prima, nel girone H potrebbero essere necessari maggiori investimenti sul mercato per far fronte alla grande concorrenza. Infatti si prenda ad esempio la rosa della Battipagliese dello scorso anno (salvatasi nel girone I) e la si confronti con quella dell’Arzanese (retrocessa nel girone H), che vantava tra le sue fila gente del calibro di Vitale, Scognamiglio, Tarascio, Giacinti, Fragiello ecc.. Senza dimenticare che nel siciliano la presenza di societá illustri come Messina, Reggina e tante altre sfide dal sapore 'Amarcord', potrebbero attirare più spettatori allo stadio nelle gare interne, generando automaticamente maggiori incassi per la societá. Per questi motivi riteniamo che, tutto sommato, il fattore economico sia piú o meno equivalente in entrambi i raggruppamenti. Discorso inverso invece se la Turris quest’anno avesse puntato ad un campionato di alta classifica. In quel caso avremmo optato senza dubbio per il pugliese...