Nuova indagine sui tesseramenti della Pietro Abbate - Ritorna l'incubo penalizzazione, ma questa volta la Turris ha un alleato...

07.03.2018 17:55 di  Vincenzo Piergallino   vedi letture
Nuova indagine sui tesseramenti della Pietro Abbate - Ritorna l'incubo penalizzazione, ma questa volta la Turris ha un alleato...

Si ripresenta l'incubo penalizzazione per la Turris. Ad alimentarlo è una notifica di avvio di indagine da parte della Procura Federale inoltrata al club corallino. Il motivo è sempre quello che è costato già 4 punti ai biancorossi nella stagione attuale, ossia per fatti risalenti all'allora Pietro Abbate, dalla cui fusione con il titolo del Miano nel 2015 è nata l'Ap Turris odierna. Sotto i riflettori della giustizia sportiva ci sarebbe di nuovo l'impiego di calciatori non tesserati (nello specifico 3 giocatori e 2 dirigenti), il che corrisponde alla "violazione dei principi di lealtà, probità e correttezza sanciti dall’art. 1, bis, comma 1, Codice di Giustizia Sportiva, anche in riferimento all’art. 10, comma 2 CGS, anche in relazione agli artt. 7 comma 1 Statuto federale, art. 39 e 43, commi 1 e 6 NOIF".

Questa volta però la Turris si dice molto più tranquilla e speranzosa nell'evitare una nuova penalizzazione soprattutto per la tempistica, potendo intervenire con maggiore anticipo, come confermato dal dg Rosario Primicile: "A differenza del caso precedente, nel quale ci siamo trovati a fronteggiare una sentenza già emessa e con pochi margini di manovra per ribaltarla, questa volta invece siamo solo alla fase embrionale di un'indagine. Ciò comporta che abbiamo tutto il tempo per intervenire, fornendo le nostre deduzioni per evitare un provvedimento che, in ogni caso, riguarderebbe la prossima stagione e non quella attuale".

Provvedimento che, stando alle ultime indiscrezioni, nella peggiore delle ipotesi frutterebbe solo un punto di penalizzazione nel prossimo campionato dei biancorossi. Ad ogni modo la società di Colantonio confida proprio nel fattore tempo per uscirne indenne da questa vicenda, tanto da essersi affidata prontamente all'avvocato Eduardo Chiacchio.