E se nessuno rilevasse la Turris? Calce lavora al “rimpasto”...

24.04.2017 14:30 di  Nello Giannantonio   vedi letture
E se nessuno rilevasse la Turris? Calce lavora al “rimpasto”...
© foto di foto d'orsi

L’apertura di Arpaia (tutta da pesare, eventualmente, la consistenza del gruppo che il consigliere comunale di San Giorgio sostiene di rappresentare) almeno serve a smuovere un pò le acque e potrebbe non essere il solo interessamento alla Turris nell’ennesima estate calda della sua storia. Quantomeno, l’uscita allo scoperto di uno o più gruppi potrebbe dimostrare che Torre  del Greco ha ancora un certo appeal nel panorama del calcio campano e che l’attuale gruppo dirigente (dimissionario ma evidentemente non così convinto di tagliare definitivamente i ponti con Torre) non rappresenti l’unica possibile guida della Turris in questo momento storico.

Eppure, in fondo, dopo anche che per la terza volta negli ultimi sei mesi l’imprenditore locale Colantonio ha declinato il grande passo di rilevare in toto la società, Giugliano e soci sarebbero convinti che, alla fine, nessun reale acquirente si farà avanti da qui al termine per l’iscrizione al prossimo campionato. O, quantomeno, nessuno in grado di andarsi poi effettivamente a sedere al tavolo (dove presumibilmente il presidente coinvolgerà quei rappresentanti del tifo organizzato cui, formalmente, ha rimesso il titolo sportivo) e mostrare determinate credenziali per poter rilevare la Turris, da un minimo di esposizione economica iniziale (sblocco della fideiussione attualmente depositata in Lega/copertura di alcune vertenze con i tesserati che hanno già visto soccombere la Turris) fino alla presentazione di credibili programmi per il futuro.

E allora, consapevole del più basso indice di gradimento del suo triennio toccato oggi dal presidente Giugliano, il gruppo dirigente corallino – sulla spinta soprattutto del direttore generale Vincenzo Calce – starebbe lavorando dietro le quinte anche ad un altro clamoroso piano, nella speranza di ritrasmettere pò di entusiasmo e voglia di rivalsa ad altri soci della compagine come Leonardo Mascolo e Corrado Scarlato, evidentemente scottati dal deludente campionato e anche da qualche “parola” incassata allo stadio, complice la nota assenza forzata del presidente. In politica lo si chiamerebbe “rimpasto di maggioranza”. In casa Turris – in assenza di un vero ricambio societario – si tradurrebbe in un nuovo assetto del gruppo Giugliano, con l’attuale numero uno più defilato e non più presidente (ma viene difficile immaginarlo nei panni di semplice dirigente che “mette” la sua quota) e gli altri soci (Colantonio compreso?) maggiormente esposti nel tentare un rilancio che si preannuncia, comunque, pieno di insidie e difficoltà, dalla diffidenza dell’ambiente alla "cattiva pubblicità" in chiave mercato fatta dalle ultime vertenze e polemiche dei tesserati, fino alla consapevolezza di non aspettarsi inizialmente aiuti dalla città di Torre del Greco né in termini di sponsor né di abbonamenti dopo tutto quello che è successo quest’anno.