Venerato: "Triste domenica corallina: c'è del veleno più che la Marsala. Addio Gerry, tifoso genuino della Turris"

17.02.2019 22:01 di Vincenzo Piergallino   vedi letture
Venerato: "Triste domenica corallina: c'è del veleno più che la Marsala. Addio Gerry, tifoso genuino della Turris"
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© foto di Federico De Luca

C’è del veleno più che la Marsala nella triste domenica corallina. Interrotta la splendida striscia di successi interni, complici una sfilza di assenze ed un rigore negato al tramonto della gara. L’ignavo fischietto non se l’è sentita di darlo dopo il mega recupero concesso (giusto per altro) alla Turris.

Un mezzo passo falso che nulla toglie alla splendida stagione torrese: il primo posto è volato via già da un po’. Il balzano ko di Messina ha solo accelerato i tempi, il successo infrasettimanale con il Rotonda non poteva modificare l’ineluttabile ed un destino già scritto. Ora va solo difesa la seconda piazza, molto utile in chiave play off.

Sullo stadio inutile aggiungere parole: i fatti dicono già tutto. Nuove restrizioni in tribuna addirittura. Altro che serie C, oggi come oggi il Liguori fa fatica anche ad ospitare la serie D. Non posso che avallare il corsivo del mio amico Antonascio. Non campato in aria il suo pessimismo, per nulla leopardiano. La storia politica di Torre del Greco lo ricorda: abbiamo quasi sempre avuto amministratori mediocri, per nulla lungimiranti e poco credibili. Spetta a Giovanni Palomba dimostrare di non far parte della categoria. Non boccio mai nessuno prima, ma lo aspetto al varco quando sta per finire il mandato. Quello di Palomba è appena iniziato, quindi non è corretto fargli le pulci. Ma non firmo cambiali in bianco per nessuno. Anche se a Giovanni sono legato emotivamente. Fu il mio primo sponsor nel lontano 1988. Fu grazie a lui che nacque Giovedì Sport, il rotocalco settimanale del giovedì.

Diedi spazio non solo alla Turris (che ovviamente occupava gran parte del programma) ma a tutte le altre discipline della mia amata città. L’Olimpia La Salle del compianto professor Sorrentino. Il basket dei Mainiero. Il rubgy grazie a Bartiloro e poi l’atletica con Diego Perez. Si allenavano tutti sotto quella maledettissima tenda geodetica. Sono passati 30 anni e siamo ancora fermi al palo. Che amarezza. Hai ragione Antonascio, maledettamente ragione. Nota a margine. La famiglia Ascione fa parte dei miei affetti. La povera mamma di Antonio mi vide nascere: mia mamma partorì in casa. Via Salvator Noto. Quanti ricordi e quanti sogni, quasi tutti realizzati.

Il libro dei ricordi mi porta dritto a Gerardo Apparenza. Ancora una volta i miei fratelli hanno dovuto recapitarmi questa triste notizia. con lui c’era feeling. Era simpatico e soprattutto ciarliero. Una manna per un cronista come il sottoscritto, noto cane di tarfufi in materia di calcio mercato. Ai tempi della sua dirigenza mi elargiva sempre anticipazioni. Anche perché rappresentavo la Gazzetta dello Sport a Torre. Era il cognato di Gennaro e Vincenzo Acampora. Per diversi anni hanno gestito la Turris tra mille sacrifici. Ci hanno regalato stagioni esaltanti in C2 con Merolla e Ciccio Esposito, supportati a turno da altri imprenditori, Gianni Smimmero in primis, senza dimenticare Leopoldo Palomba e l’attuale primo cittadino.

A turno si sono sfilati, loro rimasero sempre al loro posto. Erano onesti ma a volte ingenui. Si fidarono anche di personaggi poco etici che specularano sulla loro passione. Gerardo era un eterno Peter Pan. viveva la vita guardando il bicchiere sempre mezzo pieno. Abbiamo fatto spesso coppia fissa a Campania Sport, ospiti di Umberto Chiariello, molto colpito da questa immatura scomparsa. Vi risparmio poi i dettagli della telefonata fatta a Gennaro Acampora: non solo cognato, una sorta di fratello saggio per Gerardo. Abbiamo fatto fatica a non piangere. Che bravi ragazzi quei tre. Li chiamavano il trio della “Cosmetica”, nome del loro negozio, ubicato in pieno centro lì a Torre. Alle spalle della posta centrale, a pochi passi dalla chiesa di Santa Rita. Torre dovrebbe rendergli onore per quanto fatto. Dirigenti cosi umani e appassionati non si trovano dietro l’angolo.

Apparenza era un tifoso genuino della Turris. Soffriva e consumava sigarette sugli spalti. Forse troppe per i suoi polmoni che lo hanno tradito. Nietzsche (illustre filoso tedesco, teorico dell’esistenzialismo) affermava che ci sono perdite che comunicano all’anima una sublimità: essa si astiene dal lamento e cammina in silenzio come sotto alti e neri cipressi.

Addio Gerry. ti ho voluto bene davvero.

Ciro Venerato