Un nuovo inizio alle porte - Turris, le premesse per far bene ci son tutte. Una C da tenersi stretta a qualsiasi costo e con il pubblico al proprio fianco!

28.08.2021 06:05 di  Vincenzo Piergallino   vedi letture
Un nuovo inizio alle porte - Turris, le premesse per far bene ci son tutte. Una C da tenersi stretta a qualsiasi costo e con il pubblico al proprio fianco!
© foto di Pasquale D'Orsi

Ansia, trepidazione, fiducia, ottimismo, pessimismo, attesa. Sono questi i sentimenti che tradizionalmente nutrono i tifosi alla vigilia della prima gara di campionato. Per la Turris sta per iniziare il secondo anno consecutivo in serie C, ritrovato dopo circa un ventennio di delusioni e magre consolazioni. Le premesse per far bene ci son tutte, nonostante un girone che promette battaglia ogni domenica, prevedendo una lotta all’ultimo sangue per qualsiasi traguardo. A rincarare questa convinzione il mercato condotto fin qui dalla società che, ci sentiamo di dirlo con una certa cognizione di causa, sulla carta sembra più che all’altezza per l'obiettivo salvezza.

L’organico che si appresta ad iniziare la stagione appare, infatti, più attrezzato e strutturato rispetto a quello dell’anno scorso, che si affacciava al professionismo con varie scommesse e tanti elementi provenienti dall’Interregionale. Adesso, invece, sono arrivate pedine abbastanza consolidate nella categoria e giovani in prestito da club di primissima fascia, tra cui alcuni nomi strappati ad un’ampia concorrenza tra serie B e C (da Perina passando per Santaniello e Ghislandi, o la stessa conferma di Giannone…). Magari alcuni aspetti risultano ancora perfezionabili, ma se non fosse stato così non si sarebbe parlato di mantenimento della categoria.

Ovviamente, è sempre il campo a fornire il verdetto veridico e a dare il reale valore di una squadra (chi si aspettava, infatti, che la Turris dello scorso anno facesse tutti quei punti nel girone d’andata), ma il potenziale tecnico per una stagione gagliarda e senza i pericolosi patemi degli ultimi mesi sembra esserci. Tuttavia, nel calcio esistono svariate componenti che possono far schizzare l’asticella verso un estremo positivo o un altro negativo (fortuna, infortuni, incidenza dell’allenatore in un senso o nell’altro), ma quest’anno un aspetto che tornerà ad avere un certo peso specifico è il fattore campo.

La presenza del pubblico, difatti, soprattutto in un girone zeppo di piazze storiche e dal grande bacino d’utenza come quello meridionale, potrà essere nuovamente determinante per spostare gli equilibri, così come avveniva prima della pandemia. Andare a Palermo, a Bari, a Catanzaro, o nella stessa Taranto, non sarà così “agevole” come nell’ultima stagione, disputata interamente a porte chiuse. In certi stadi la palla tornerà a scottare e per gli avversari dovrà scottare anche a Torre del Greco, città contraddistintasi nei lunghi anni di militanza in C proprio per il calore della sua tifoseria e per la capacità di incidere sui risultati, anche a dispetto di compagini che navigavano stabilmente in categorie superiori.

Forse si è persa un po’ di vista l’eccezionalità della presenza della Turris in un contesto che tutti paragonano ad una serie B2, un evento che va visto come un grande privilegio da preservare a qualsiasi costo e non come un atto dovuto, quasi da deprezzare. Le disgrazie altrui siano da monito, con tante piazze campane altrettanto storiche che si sono ritrovate fuori dalla C in modo crudele e inaspettato, o che sono state scippate del titolo sportivo dal presidente girovago di turno, proprio come successe a Torre del Greco non molti anni fa, ritrovandosi a sperare nel salvataggio in extremis per ripartire ancora una volta dalle serie minori. Un inferno che la Turris oggi si è messa alle spalle e nel quale non vuole più cadere.

Torre del Greco è una città esigente ma allo stesso tempo intelligente. La serie C, in particolare questa serie C, è un patrimonio che va preservato costi quel che costi, anche soffrendo fino all’ultimissima giornata. Ma che soprattutto va goduto, ora che finalmente c’è la possibilità di farlo con la riapertura degli stadi. Un sogno che non sappiamo fino a quando durerà, ma che la Turris potrà continuare ad alimentare solo se avrà il ruggito del Liguori al suo fianco. Come nei tempi migliori o nei momenti di maggior bisogno...

Buon campionato Turris, buon campionato Torre del Greco!